Beatrice Montanari è una Marketers della prima ora, nell’ormai lontano 2012, alla prima riunione del club, lei c’era. Fin da subito ci ha creduto, con i fatti, entrando nel consiglio direttivo come responsabile comunicazione e partecipando alla task che organizzò il primo Marketers Day, che al tempo sembrava una pazzia.
A distanza di 3 anni da quell’ultimo memorabile evento, Beatrice è tornata in veste di alumno al Marketers Day 2015.
A fine evento ci ha inviato questo post:
Cosa significa essere una MARKETERs…
Riflessioni di una marketers d’antan, tra me e me, il giorno dopo il Marketers Day 2015
“Sono passati ormai 3 anni da quando ero seduta al tavolo rotondo di San Giobbe , insieme agli altri fondatori, e il Marketers Club era solo uno scarabocchio su un’agenda (la Moleskine di Olga, ndr), ma continuo a pensare che questa sia stata l’esperienza più entusiasmante dei miei due anni di Magistrale.
Avevamo passione, la stessa che Venerdì (19 Giugno 2015) ho visto negli occhi dello staff #MDay15, occhi innamorati e curiosi; sì, è questa la vera anima di Marketers e non posso dire altro che: continuate così, rendendo l’Università meno sterile e miope.
Non posso dimenticare la conferenza in Aula Baratto nel 2011, organizzata da Tiziano (devo dire anche il cognome?), in cui una ex cafoscarina, che ora lavora nel marketing Ferrari, sosteneva la tesi che, per avere successo, nel lavoro come nella vita, occorra “spostare anche gli scatoloni all’inizio”.
Credo che un Marketers sappia esattamente cosa significhi lavorare sodo, cercando, interrogando(si?) – insomma… spostando gli scatoloni – e non fermandosi all’esamuccio da 6 crediti, nudo e crudo che non lascia niente.
Io, dopo due anni di lavoro, ho già dimenticato nozioni e teorie (fusioni e monopoli),
ma i sorrisi dei compagni del club no”.
Siamo stati, siamo e saremo Marketers tutta la vita, questa Passione la conserveremo per sempre.
Questo è il dono più grande che regala l’esperienza nel club.