Realizzare un sogno

Ho realizzato un sogno.

Mi sono appassionato di birra artigianale tanti anni fa, quando ho scoperto che “non c’è la birra, ci sono le birre”. La prima fu la Kapuziner Weissber, un fulmine a ciel sereno: capii che mi si era aperto un mondo e iniziai a cercare. Mi capitava la fortuna di avere un buon pub vicino casa che teneva le Baladin. La Wayan è sempre stata la mia preferita.

makeit! articolo 01Notavo una curiosa scritta ricorrente in molte etichette di vari birrifici: “prodotta in collaborazione con Matthias Müller”. All’interno c’erano sempre delle ottime birre in stile tedesco.
Avendolo scoperto grazie ad internet e ai numerosi premi che gli erano stati assegnati, un amico mi aveva segnalato un locale a Montebelluna che ogni appassionato di birra deve conoscere: si chiama Nidaba, come l’antica dea della birra Mesopotamica.

Ancora non avevo idea di come queste storie si intrecciassero e si sarebbero ancora intrecciate: li vedevo lontani, ma pensavo sempre a quanto sarebbe stato bello conoscerli, magari portarli in Università.

Negli anni l’idea mi era passata di mente, finché, un giorno, mi sono reso conto di essere parte di un progetto ambizioso: Marketers Club. Mi sono accorto di lavorare con un gruppo incredibile, con persone straordinarie e potenzialità enormi. Dopo gli eventi del 2013 è stato evidente che avremmo potuto dare la giusta vetrina a qualsiasi ospite.

Così, ridendo e scherzando con gli amici, ci siamo detti: “portiamo la birra artigianale in Università: magari è la volta che conosciamo Teo Musso”. Mi sono subito reso conto che non era per niente uno scherzo: avevo un piano.
Ci siamo messi a pensare ad altri possibili ospiti ed il primo nome è stato quello di Matthias Müller. Neanche a farlo apposta, uno dei presenti ha esclamato: “Matthias è un amico, se vuoi lo chiamo!”

Non poteva poi mancare colui che per primo, in Italia, ha creduto nella birra artigianale, così sono andato al Nidaba ed ho raccontato la mia idea prima di tutti ad Andrea De Bortoli: “Sarebbe bello se venisse anche Teo – mi ha detto – lo sento io!”. Quanto speravo di sentirmelo dire…

makeit! 2014 birra artigianale teo mussoHanno completato il tutto i volenterosi ragazzi di Made in Birra, Torrefazione Marchi con un ottimo caffè, un media partner d’eccezione come Enjoy Food & Wine e la gentile segnalazione di Cronachedibirra.
Tutto è andato per il meglio e il lavoro dei Marketers è stato, come al solito, impeccabile, anche se in qualche momento abbiamo pensato di non farcela e abbiamo dovuto rinviare la data. Le difficoltà che abbiamo superato hanno sicuramente contribuito a rendere l’evento ancora più spettacolare.

Senza rendermene conto, mi sono trovato a realizzare quell’evento al quale, anni prima, avrei sognato di poter anche solo assistere.

Il MakeIT ci lascia una consapevolezza: stiamo ottenendo grandi risultati! Questa non è una simulazione, non lavoriamo in un ambiente protetto. Per la prima volta mettiamo alla prova quanto abbiamo imparato nel nostro percorso, accademico e non, rischiando e mettendoci la faccia.

Se il buon giorno si vede dal mattino…

Jacopo Deola

makeit! birra artigianale teo musso