8:20,
che bella giornata,
forse è un po’ presto, ma i gabbiani sono già alti sul cielo terso di Venezia. In lontananza, alzando lo sguardo, si scorge la sottile e incancellabile linea montuosa come se disegnata poco a poco, che più in la sparisce e si confonde con l’orizzonte facendo disperdere lo sguardo tra il mare e il cielo.
Giunti al cancello e girato l’angolo la prospettiva gioca sempre lo stesso bellissimo gioco, ma oggi sembra quasi sorridere.
Alati e rumorosi si confondono nelle ombre dei nudi solidi geometrici,
negli incavi delle finestre, nel porpora bello e splendente che ora più che mai sembra delicatamente adagiato sui cornicioni.
Si respira aria fresca, ad ogni passo, ancora, ancora.
Il corridoio è lucente, non c’è nessuno, solo io e il grande orologio.
Giunti ai suoi piedi mi volto e scorgo una figura familiare.
Ci sediamo al bar, colazione.
Nel temporeggiare si aggiungono altri e altre, siamo già un buon numero, ma manca la direzione, non si può ancora partire. Colazione.
Da un angolo ecco che ci viene dato il via, ognuno ai suoi posti,
in autonomia. Nel frattempo altri amici hanno preso parte alla preparazione, ora il tutto sembra un formicaio, ben coordinato per chi lavora, operoso e disordinato per chi guarda.
Ormai sono le 10:00 e nell’aria si può percepire una rara tensione, la si avverte solo 23 volte l’anno. Il corridoio inizia a gremirsi, ora è chiassoso, frenetico. A lato, l’aula magna indossa i gemelli, si allaccia il papillon, e si lucida le scarpe, pronta per accogliere al meglio il trepidante pubblico.
Gli ospiti stanno per arrivare, i giovani addetti sono già al loro posto nel punto prestabilito, pronti per l’accoglienza, così come i comunicatori digitali, i partner, gli addetti alla logistica, gli allestitori e tutti i volontari, ognuno fa la sua parte, ognuno fa il proprio.
Che meraviglia..
Ora il formicaio si mostra in una veste diversa, ogni formica ha avuto una funzione, una funzione utile alla formica accanto, la quale ha una funzione a sua volta, necessaria per la compagna vicina e così via.
La struttura è completa, i piani sono stati seguiti, ogni tassello è stato disposto correttamente.
Tutto funziona, eccome se funziona.. dovreste vedere.
L’aiuto è stato reciproco, i problemi si sarebbero risolti.. qualora ci fossero stati, e mentre l’aula magna si riempie, gli ospiti si preparano, mentre l’organizzazione chiude l’ultimo check, la logistica prepara il pranzo, e mentre l’acqua della laguna brilla all’avvicinarsi del sole di mezzogiorno un applauso scrosciante apre il Marketers Day 2014.
Che bella giornata.