MTalks Uber

Uber

Entusiasmo ed innovazione sono state senz’altro le parole chiave del primo evento Marketers dell’anno.
A contagiarci con la sua energia è stata Ester Gazzano, marketing manager di Uber; che giovedì 5 novembre ha portato la realtà di un’azienda in continua evoluzione ad un nuovo incontro del ciclo di eventi Mtalks, che ha registrato il sold out.

A partire da Disney, passando per Mattel, Paramount Home Entertainment e Hasbro, Ester Gazzano è approdata al mondo rivoluzionario di Uber, diverso ma altrettanto magico e ricco di sfide.
Uber è una realtà in veloce espansione: negli ultimi sei mesi è passata dalle 200 alle 360 città nel suo raggio d’azione, e il numero è in continua crescita.

Attraverso l’app, passeggeri e autisti vengono messi in contatto per generare un servizio di trasporto rapido e pratico, grazie alla possibilità di essere geolocalizzati e di pagare automaticamente tramite carta di credito, già inserita al momento della registrazione. Si tratta di un servizio di sharing innovativo ed efficace, volto a migliorare la vita delle persone nel concreto riducendo costi e tempi (basti pensare che in media un’auto privata resta inutilizzata 23 ore e 49 minuti al giorno e trasporta poco più di un passeggero).
L’app nasce nel 2009 a San Francisco, da un’idea del fondatore Travis Kalanick. All’uscita da una conferenza a Parigi, in compagnia di un amico, Kalanick non riusciva a trovare un taxi per fare ritorno all’albergo. Così, alla vista di una serie di automobili con autista lasciate inutilizzate di fronte ad un hotel, arrivò l’intuizione. Travis decise di risolvere il problema una volta per tutte, fino ad arrivare a far conoscere al mondo Uber e le sue berline nere.
Oltre al servizio originario UberBLACK l’azienda ha poi introdotto altri mezzi, fornendo una varietà di veicoli diversi a disposizione degli utenti: UberLUX, il servizio più lussuoso, ma anche UberTAXI, UberSUV e UberVAN, fino all’alternativa più economica rappresentata da UberPOP che permette a chiunque di registrarsi come autista e mettere a disposizione il proprio veicolo privato. L’app ha senz’altro rivoluzionato il mercato, puntando sulla condivisione di risorse e valorizzando il feedback degli utenti, ma anche garantendo tariffe chiare e stimabili ancor prima di aver usufruito del servizio.

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La sfida principale per il marketing è l’awareness: per diffondere un nuovo modo di pensare il trasporto occorre far capire davvero cos’è Uber e dove è attivo. È anzitutto attraverso word-of-mouth e ambassadors che si diffonde la conoscenza dell’app, ma anche attraverso promozioni e partnerships. Offrendo il proprio servizio con l’utilizzo di promo code e la collaborazione con diversi locali, Uber punta a spargere la voce e a rendere i potenziali utenti sempre più consapevoli delle sue funzionalità.
Stupire e far parlare gli altri di sé è lo scopo fondamentale: in Uber non esistono idee troppo pazze per essere realizzate e non ci sono limiti alla fantasia; ogni proposta può essere resa presentabile e contribuire a diffondere l’app. Su quest’idea si basano iniziative come UberICECREAM, che permetteva tramite l’applicazione di essere raggiunti da un furgoncino pronto a distribuire gelati. A questa sono seguite UberCADE, che stupiva con una dozzina di auto pronte a realizzare per il fortunato una parata degna del Presidente USA; UberKITTENS, per essere raggiunti da un’auto piena di gattini da coccolare e -perché no- adottare, e molte altre iniziative stravaganti ed eccezionali.

Grazie alla sua portavoce, lo #Uberlove ha contagiato anche i soci del MARKETERs Club, pronti a trasmettere lo spirito di un grande MTalks con i loro tweet.

Se ciò su cui punta Uber nell’affrontare le sfide della sua evoluzione sono entusiasmo e passione, queste stesse sensazioni le ha trasmesse Ester Gazzano al MARKETERs Club. È a entrambi che va il mio ringraziamento per questa esperienza ricca e coinvolgente, degno inizio di un nuovo anno.
L’MTalks è terminato, ma una convinzione si è rafforzata: spirito d’iniziativa e inventiva possono cambiare il modo di affrontare il mondo.
Per Uber, come per il MARKETERs Club, “The best is yet to come”.