Marketers Day 2014. Il primo evento di Marketers a cui riesco a partecipare, nonostante il club sia nato due anni fa. Perché? Perché una stagista sottopagata si fa problemi a chiedere il giorno libero per iniziative di questo tipo, il capo potrebbe storcere il naso per il tempo sottratto al lavoro. Un paradosso visto che proprio l’ascolto, lo scambio di idee e il confronto con altre realtà sono alla base dell’evoluzione e crescita di un’azienda. Ma questa volta sono determinata e chiedo ferie.
Arrivo a Venezia preparata, ho già sentito parlare molto bene di Marketers club. E’ stato proprio l’entusiasmo di uno dei soci fondatori ad incuriosirmi sul progetto. Rimango subito colpita dall’organizzazione all’accoglienza: tutto è curato nel dettaglio. Ammetto che la parola “check-in”, in evidenza sul programma di MDay 2014, aveva generato nella mia mente l’immagine minacciosa di una massa di persone in coda. Neanche dieci minuti e sono registrata. All’ingresso ricevo la borsetta di tela omaggio con materiale informativo e simpatici gadget. Un altro punto a favore di Marketers, percepisco tutto il lavoro di proposte e accordi che c’è dietro a quella semplice borsetta di tela. Stima.
Prendo posto e il viaggio all’insegna di “Sponsorship. L’immagine è tutto” ha inizio. Si comincia parlando di content marketing e sponsorizzazioni nel panorama televisivo, a prendere la parola è Andrea Scotti – Branded entertainment director di FreemantleMedia Italia. Un professionista nel suo campo, specializzato nella gestione dell’immagine in format televisivi come X Factor, The Apprentice, Italia’s Got Talent e Ginnaste. Un ragazzo di 27 anni che racconta di non essersi fermato di fronte alle porte chiuse in faccia, di aver insistito fino allo sfinimento con chiamate e e-mail in nome di un sogno. Il suo sogno: lavorare nel mondo dello spettacolo. Andrea ci conferma che la reale possibilità di arrivare in alto esiste. Senza raccomandazioni, senza pacche sulle spalle. L’importante è avere un sogno ed inseguirlo con tutte le proprie forze.
Il post pranzo, per me culminato con due fette spaziali di buonissimo tiramisù, è scandito dal dibattito in aula generato dagli interventi brillanti di Giovanni Ravaglioli, Channel activation manager di Heineken, e Amedeo Lombardi, amministratore delegato di Home Rock Bar. Una chiacchierata semplice e informale che mette in luce le enormi potenzialità di un progetto ben sviluppato e ben presentato. Un progetto che tenga conto delle esigenze di entrambe le parti e allo stesso tempo si sviluppi sui migliori canali a disposizione, puntando sempre su innovazione e dinamicità. Infine una domanda: qual è l’evento italiano che Heineken dovrebbe sponsorizzare per raggiungere il proprio obiettivo di guadagno? E la risposta, incredibile ma vera: l’adunata annuale degli alpini!
Prima dei saluti finali scende in campo l’Umana Reyer, club di riferimento per il Nordest in ambito cestistico. La società di pallacanestro veneziana con base casalinga al palasport Taliercio si presenta come l’unica realtà italiana a vantare una prima squadra maschile e una prima squadra femminile nella massima Serie dei rispettivi campionati. E’ l’occasione per comprendere l’estrema complessità dei meccanismi di sponsorizzazione nello sport. Operazioni delicate che si innestano su un rete flessibile di collaborazioni, strategie volte a soddisfare bisogni diversi uniti dalla passione per i colori di una maglia. Lo sport è un terreno fertile per la sponsorship, un settore in continua evoluzione con grandi potenzialità. Nello sport gli spazi per la sponsorizzazione si moltiplicano, escono dal palazzetto e sfruttano significative componenti emozionali.
Sulla scaletta degli interventi non è stato inserito, ma a mio avviso il quarto protagonista di Marketers Day 2014 è proprio il Marketers club. Passione, competenza e voglia di sperimentare – gli ingredienti di base per l’evento-torta in occasione del secondo compleanno dalla fondazione – ci sono tutti. Festa perfettamente riuscita!