Sabato 22 febbraio all’Auditorium Tenuta Ca’ Tron si è svolto il TEDxRoncade, un appuntamento incentrato sul tema della biodiversità come chiave per sostenere il progresso da un punto di vista sociale, economico e culturale.

Durante la sessione mattutina si sono susseguiti molti interventi incentrati attorno ad un unico grande filone: il rapporto tra le rete e l’ecosistema nell’era del digitale. Tra tutti, l’intervento che mi ha colpita maggiormente è stato quello di Luca Chittaro, professore all’Università di Udine dove si occupa del laboratorio di Interazione Uomo-Macchina (HCI Lab) , nato con lo scopo di ideare e sperimentare nuovi modi di interazione dell’uomo con gli strumenti tecnologici.
Questa interazione nell’era attuale è infatti sempre più consistente ed invasiva, e l’uomo sempre più spesso si affida a dispositivi informatici per prendere decisioni o affrontare situazioni particolarmente complesse. Ma nel digitale il tema della sostenibilità viene affrontato raramente e per capire quali siano i comportamenti sostenibili che possiamo adottare, è necessario concentrarsi sulle risorse che ci caratterizzano come esseri umani.
La prima di queste è l’attenzione, ovvero la capacità di focalizzare il proprio pensiero su ciò che riteniamo essere importante e che spesso è ostacolata proprio dal digitale, caratterizzato da un overload di informazioni che ci confonde rendendo difficile la nostra percezione cognitiva.
Chittaro sottolinea come l’abbondanza di input che riceviamo diminuisca la nostra capacità di focalizzazione e razionalizzazione ed il nostro istinto di sopravvivenza ci porti ad assumere degli atteggiamenti automatici. Le risorse cognitive dell’uomo, infatti, sono limitate e per questo spesso ci ritroviamo inconsciamente a ricordare le prime informazioni che ci vengono riportate senza verificare che queste siano effettivamente informazioni di valore. Questo comporta un calo della qualità decisionale in quanto il nostro agire diventa inconsapevole e appunto, automatico. In quest’ottica diviene quindi necessario fermarsi per capire quello che stiamo facendo e riconsiderare il proprio stile di vita, cercando di trovare un uso sano e sostenibile di utilizzare la tecnologia che abbiamo a disposizione.
Interessante a questo proposito, sono alcune delle attività svolte dal laboratorio di Chittaro con l’obiettivo di creare delle applicazioni che ci aiutino nell’esercizio della focalizzazione dell’attenzione, come l’app che simula un atterraggio di emergenza di un aereo e mostra, attraverso degli avatar, i comportamenti da adottare o quella rivolta all’assistenza di persone disabili, che permette agli operatori telefonici del 118 di reperire in modo immediato le informazioni della persona che ha richiesto il soccorso.