Maker Faire Rome, direttamente dagli Stati Uniti è sbarcata in Italia la fiera degli artigiani del XXI secolo,
La sensazione entrando al Maker Faire è di leggero smarrimento: cosa avranno inventato tutte queste persone? A Roma si sono riuniti maker da tutta Italia e non solo e, grazie al Credit Storming di Banca Ifis, ci sono anch’io pronto a documentare questo evento denso di idee innovative.
Fin dai primi stand risulta chiaro chi è la regina della fiera: la stampante 3D. Di tutte le misure, di tutti i materiali e pronte a creare gli oggetti più diversi. Altro importante trend è quello della green economy, ed ecco quindi comparire impianti eolici low cost, moduli integrati che purificano e riscaldano l’acqua producendo energia elettrica, macchine che si costruiscono come Lego ecc.
Mi sento di registrare alcune criticità, prima su tutte la difficoltà nel capire con cosa si ha a che fare in ogni stand. Molti progetti sono intuitivi, quasi banali nella loro genialità, come ad esempio la ciclette collegata con Google Street View. Tuttavia, altri progetti sono molto più complicati da far capire al grande pubblico, appunto per le difficoltà tecniche che presentano. Certo, i ragazzi ai banchetti sono sempre disponibili a mostrare all’ingnaro visitatore i pregi delle loro invenzioni, ma si può sicuramente pensare a qualcosa che renda la comunicazione dell’idea più immediata.
La fiera alla sua prima edizione ha registrato un afflusso importante, si può parlare di un grande successo in termini di numeri. Il movimento dei maker risulta più attivo che mai e le iniziative si moltiplicano, come quella organizzata Venerdì questo a Rovigo da Pillole di Futuro: Lofarò, alla quale collaboriamo come anche noi Marketers (iscrizioni aperte). C’è un esercito di inventori in erba (prossimi startupper?) che si sta facendo avanti con poco budget e tanta inventiva.
Luca Tedesco