Venerdì 11/06 si è svolta online la Masterclass di &Love, intitolata Le parole e le strategie per far innamorare le persone del tuo brand.
Un’intera giornata di formazione, sei diversi speakers hanno affrontato il tema: come rendere un brand, un grande brand. Si è discusso approfonditamente di blogging, SEO, ma anche di storytelling, copywriting e di social media, in un piacevole mélange di tecnica e creatività.
L’evento si è svolto in live streaming, negli studi di Stravideo, con grande cura nei dettagli e consumer engagement elevato grazie alla possibilità di interagire con gli speakers in real-time. Tutti i partecipanti, inoltre, hanno ricevuto la fantastica &love box, contente la t-shirt esclusiva e il libro di &love.
La Masterclass è stata inaugurata da Salvatore Russo, Brand Builder e Founder di &Love, e l’emozione in sala era molto forte. Salvatore ha sottolineato come la coerenza sia più importante della perfezione assoluta, in particolare in un mondo dinamico come quello del blogging. Il blog serve per comunicare l’identità di un brand, per coinvolgere il pubblico e per convertire le visite in opportunità di lavoro. È uno strumento da padroneggiare con maestria, per creare un vantaggio competitivo e per instaurare un rapporto di fiducia con i propri visitatori. Salvatore ha utilizzato una metafora potentissima, paragonando l’amore di Romeo e Giulietta al rapporto tra i brand e i consumatori. Non serve essere brand perfetti. Romeo non è perfetto.
“Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre, e rifiuta il tuo nome!
O, se non lo vuoi, tienilo pure e giura di amarmi, ed io non sarò più una Capuleti”
cit. Giulietta.
Non serve essere perfetti, serve essere coerenti, presenti, consapevoli dei propri lati oscuri e capaci di porvi rimedio. Amare senza indugio il proprio pubblico, guardarlo dritto negli occhi, superando ostacoli e raggiungendo il loro cuore offrendogli ciò che vuole. Questo si traduce nella comprensione di chi è il pubblico di riferimento e in quale contesto vive, analisi dei propri piccoli e grandi dati, sondaggi e ricerche di mercato.
“Ogni giorno quell’amore va rinnovato, ogni giorno il nostro pubblico si affaccia sull’internet alla ricerca di informazioni, il suo sguardo si posa sui nostri contenuti e scatta l’amore. Non saremo mai perfetti, ma saremo presenti e pronti a superare ostacoli, che sia un balcone, un cognome o plastica nel mio packaging.”
cit.Salvatore Russo
Enrica Tiozzo, Senior Client Officer di Ipsos Italia, ha condotto successivamente uno speech molto stimolante, Brand Signals. L’era pandemica ha rivelato moltissime caratteristiche dei consumatori, ma soprattutto dei marchi da essi scelti: si è approfondito cosa spinge verso la scelta di un determinato brand, ed è molto curioso il fatto che la scelta abbia una importante componente inconscia, irrazionale. I brand, infatti, vengono scelti in modo consapevole da consumatori magari attenti alla sostenibilità o ai diritti animali, tuttavia vengono anche premiati per il legame inconscio che risvegliano nel cliente: uno studio ha dimostrato che la scelta di un marchio di cioccolato è influenzato da ricordi, dai sapori che si vogliono ritrovare, dalle occasioni in cui quel determinato prodotto veniva consumato e da molti altri fattori emozionali che il consumatore non esterna nei propri pensieri di fronte allo scaffale. Il segreto per avere successo nella vendita dei propri prodotti consiste nel risveglio del Brand Desire nel consumatore: ciò è possibile grazie alla vicinanza al cliente, alla creazione di valore condiviso, e alla qualità che porta alla scelta di un determinato brand su decine di competitors.
Regina Moretto, copywriter, ha catturato l’audience con la sua esperienza e l’originalità del suo speech, Narrare Il Business. In un continuum di riferimenti alla filosofia e alla mitologia classica, Regina Moretto ha dato nuova luce alla struttura archetipale, sottolineando come essa possa essere una tattica vincente nella comunicazione del proprio marchio.
La scrittura è una disciplina molto complessa, quando si scrive non è consentito temporeggiare, né balbettare, è necessario prestare attenzione ed essere minuziosi.
Siamo animali narrativi, sentiamo il bisogno di creare una storia a partire da qualsiasi stimolo da noi percepito, è un nostro istinto primordiale che non può essere slegato dagli archetipi e Regina Moretto lo sa bene.
Fare riferimento agli archetipi, come alla figura della madre, dell’orco, del mago, dell’innocente, o dell’eroe, consente a un brand di posizionarsi in modo coerente e di stabilire un tono coerente nella comunicazione con il cliente, che permetta l’immediato riconoscimento del marchio. Gli archetipi sono costituiti di luci e di ombre, e togliere la parte oscura della narrazione equivale a compiere un delitto contro la specie: senza ombra, la luce non si vedrebbe, e senza la presenza di figure fobogene nelle favole, i piccoli non saprebbero distinguere al meglio il bene e il male che li circondano.
Successivamente, è salita sul palco Giulia Bezzi, Seo Specialist e Co-Founder di &Love, con un intervento in cui il ciclo di Deming veniva applicato alla SEO. Il ciclo di Deming serve a strutturare il lavoro del SEO Strategist e a portare, di conseguenza, traffico al sito del proprio cliente. L’organizzazione è molto complessa, ma la formula immancabile per un potenziale successo è la strategia PDCA – Plan, Do, Check, Act.
La pianificazione consiste nell’analisi dei competitors e nella preparazione di un’architettura informativa del sito web: questo può richiedere un lungo studio, a seconda della complessità del mercato in esame. In seguito, è il momento di lavorare sul campo e di organizzare il lavoro per chi deve intervenire per ristrutturare il sito web, scrivendo le migliorie da apportare. A questo punto, è necessario un confronto con il cliente, che valuta con il SEO Strategist l’andamento del proprio sito web dopo le modifiche.
Per concludere il percorso, si passa all’azione: il miglioramento può richiedere delle rettifiche e delle modifiche, e queste devono nascere dall’analisi dei risultati ottenuti.
Andrea Fontana, riferimento del Corporate Storytelling in Italia, ha portato sul palco di &Love un argomento decisamente di tendenza: il fast storytelling. Nell’era della microfiction, i brand devono costruire contenuti significativi in tempi sempre più compressi: è il caso dell’utilizzo di strumenti come Tik Tok, LinkedIn, Instagram, e moltissimi altri social media. Il passaggio dalle narrazioni omnicomprensive, sviluppate in tre atti – inizio, sviluppo, fine – alle one-shot stories sembra irreversibile, in pochi secondi o in poche righe deve sprigionarsi tutta l’unicità del brand.
Gli insegnamenti esistenziali vengono condensati in un hashtag, in una foto, o in un video di pochi secondi. Questa è la nuova sfida dello storytelling: scoprire, apprendere, e sperimentare tecniche lampo per la propria comunicazione che siano pregnanti ed efficaci.
L’ultimo intervento della Masterclass di &Love è stato condotto da Luca Bozzato, CEO di Talent In Acquisition, che ha dimostrato come LinkedIn sia cresciuto drammaticamente nel corso del 2020: l’utenza attiva, infatti, è aumentata di 10 volte rispetto al 2019. LinkedIn è il social business per eccellenza, e non è mai stato così affollato. Questo comporta un necessario cambiamento per farsi notare come azienda, è un gioco sempre più complesso che vede la necessità di players esperti. Luca Bozzato ha spiegato come valutare la crescita del proprio brand su LinkedIn, quali strumenti possano generarla, e ha illuminato il framework in cui vengono avviate communities aziendali su LinkedIn.