All’interno del ciclo di incontri e workshop organizzati da Cà Foscari Digital Week, non poteva mancare un focus sulle opportunità lavorative create dal settore ICT (Innovation Communication Technology).
L’incontro si è tenuto l’8 maggio presso l’aula Mario Baratto della sede centrale di Cà Foscari e ha visto alternarsi quattro professionisti del settore, che coordinati dal prof. Leonardo Buzzavo, hanno permesso di aprire gli occhi su nuove prospettive e importanti sfide tracciate dal digitale.

Edoardo Cassina, Global Content Manager- Social Media di Nokia, mette in chiaro che “digitale non è solo codice”: si commetterebbe un errore pensare che il digitale sia di dominio esclusivo dei programmatori informatici. Al contrario, esso apre le porte a interessanti figure a cui, tuttavia, si richiede in primis la capacità di gestire il CAMBIAMENTO in un settore che va veloce e che fermenta di novità.
A tal proposito, Pasquale Popolizio, coordinatore del Gruppo Web Skills Profiles e vice-presidente di IWA Italy, invita a prendere visione dei 21 profili professionali del Web stilati nel sito www.skillprofiles.eu. Tra questi, il Community Manager e il Reputation Manager risultano particolarmente desiderati se si pensa alla necessità non solo di gestire e di incentivare le relazioni che si creano sulle varie risorse Web (siti Web, blog, social network), ma anche di monitorare e di interpretare il “sentiment” che i contenuti virtuali creano inevitabilmente attorno ad una persona (pensiamo a una celebrity) o a un‘impresa.
Non si perde l’occasione per ricordare I’importanza dei social network come mezzo di recruitment: LinkedIn, in particolare, è utilizzato dal 97% dei recruiters americani. Di conseguenza risulta opportuno curare e completare i propri profili, in altre parole si richiede di fare l’editing di se stessi, consapevoli che la propria reputazione passa attraverso i social media!

Stiamo assistendo ad una “crisi economica ma anche di significati” sottolinea Buzzavo passando la parola a Gianni Potti, Presidente Confindustria Servizi Innovativi Veneto e imprenditore della comunicazione e del digitale presso Action. Potti coglie l’occasione per marcare la necessità di un cambio culturale: “non cambia il sistema veneto finché non cambia l’imprenditore”. Ora come ora, I’imprenditore deve farsi guidare da un management d’eccellenza ed ibridare il manifatturiero al digitale. Il digitale, infatti, deve essere visto come un’ occasione per ripensare il processo produttivo, come uno straordinario strumento senza il quale si è, altrimenti, tagliati fuori dalla competizione. Si tratta di un cambio di mentalità richiesto non solo alle realtà imprenditoriali ma anche e soprattutto al settore pubblico affinché si migliori la qualità dei servizi offerti alla collettività. Basti pensare al Wi-fi gratuito per tutti al fine di superare il cosiddetto “digital divide” di cui soffre l’Italia.
Infine, significativo l’intervento di Matteo Rigamonti, fondatore di Pixartprinting, che tiene a precisare il fatto che “il digitale è uno strumento ma le esigenze sono le stesse” tracciando, così, un parallelo con il passaggio dal cavallo alla macchina: come è cambiato il modo di muoversi, ora sta cambiando il modo di operare sul mercato, di comunicare, di tessere relazioni fuori e dentro l’impresa. E proprio all’interno delle imprese si profila il bisogno di un mediatore culturale, di una figura cioè capace di promuovere il dialogo tra le varie figure aziendali al fine di superare l’incomunicabilità causata dai loro differenti linguaggi e obiettivi.
FARE SISTEMA è l’obiettivo ultimo che accomuna tutte le organizzazioni private e pubbliche. A questo fine il digitale rappresenta uno straordinario incentivo per coinvolgere online e offline tutti gli attori del network.
Il digitale, un settore che pone nuove sfide e, specialmente, nuove opportunità lavorative.
Giorgia Callegaro