Non esiste una regola per redigere il curriculum perfetto, ma scommetto che dopo aver letto quest’articolo, troverete nel CV almeno una cosuccia fuori posto.
Giorno 20/11/2014 si è tenuto il convegno intitolato “Il CV e la candidatura efficace”, organizzato dal Placement di Ca’ Foscari e dedicato alla redazione del CV. Il relatore è stato Walter Merani, partner e fondatore di Jobadvisor. Questi ha dato una serie di linee guida su come scrivere un buon CV, sia da un punto di vista formale che di contenuti.
Per prima cosa il modello da utilizzare è la prima scelta importante da fare poiché da essa derivano anche quelle relative a quali contenuti inserire. Secondo Merani l’Europass va benissimo, è ottimo per chi possiede molti contenuti ed è infatti consigliato soprattutto all’inizio per muovere i primi passi nel mondo del lavoro. Col tempo è utile uscire da questo schema rigido per privilegiare un modello più personale che si adatti maggiormente al vostro percorso professionale. Importante è specificare eventuali circostanze in corso o in procinto di svolgimento. Ad esempio: frequenti o stai per frequentare o un corso? Scrivilo per dimostrare che agisci per migliorare le tue competenze. Sei un laureando? Dai indicazione di quando prevedi di terminare gli studi (mese e anno). A tal proposito, non utilizzare mai gli anni accademici poiché non sempre sono chiari per chi legge.
Riguardo la forma, è fondamentale il colpo d’occhio, in altre parole: cosa si vuol valorizzare e quali sono i punti di forza da voler mettere in risalto. Per far ciò bisogna prestare attenzione alla formattazione. Con essa si evidenziano alcune informazioni utilizzando il grassetto, sottolineando, aumentando la dimensione carattere e colorando. Si deve stare attenti, però, a non esagerare al fine di non dare di sé un’immagine eccessivamente esuberante.
La struttura del curriculum a grandi linee è composta dai seguenti elementi:
1. INFO PERSONALI: cognome, nome, residenza, domicilio se serve, recapito telefonico, email possibilmente professionale (niente indirizzi quali coccolina89@example.com, va bene invece laura_rossi@example.com), luogo e data di nascita, patente auto (specificare se automuniti), link a social network professionali. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, è necessario curare la propria identità digitale. Bisogna verificare che il proprio nome e cognome non sia compromesso sui motori di ricerca e se ci sono casi di omonimia bisogna distinguersi adeguatamente. Curare la propria identità significa anche avere un occhio di riguardo verso LinkedIn, Viadeo e i contenuti di Facebook che abbiamo reso pubblici (in particolare, stare attenti ad eventuali foto imbarazzanti o status non politicamente corretti).
Inoltre in questa sezione è apprezzato l’inserimento di un qr code o di un link che rimandi al proprio video di presentazione. Questo tema merita di essere approfondito, qui ci tengo solo a dire che quello del video-curriculum non è una moda passeggera, ma qualcosa che integra e a volte sostituisce il CV: se lo scopo è presentarsi, non c’è nulla di meglio di un video.
2. ISTRUZIONE/FORMAZIONE: sezione che comprende eventuali master, abilitazioni professionali, lauree e diploma; il tutto inserito in ordine cronologico inverso. Vanno dunque specificate le date di conseguimento, il titolo, l’indirizzo di studio, l’istituto e la città, la votazione, il titolo della tesi, ed eventualmente le principali materie di studio se sono recenti e poco conosciute dai selezionatori. ATTENZIONE: eventuali Erasmus o tirocini interni al corso di laurea vanno inseriti in questa sezione!
3. ESPERIENZE: con esse si intendono quelle lavorative o professionali, le esperienze di tirocinio, la tesi in azienda, lo stage post laurea (specificando la funzione aziendale, il ruolo ricoperto, di cosa ci si è occupati e a chi si riportava). Specifica pure in questa sezione che per mantenerti durante gli studi hai svolto diverse attività lavorative. Spiega perché le hai scelte e in cosa ti hanno accresciuto. Cerca quindi di essere un buon storyteller di te stesso. In questa sezione puoi riportare eventuali attività di volontariato, sportive, ecc., solo se sono rilevanti. Come per la sezione “istruzione/formazione” l’ordine cronologico deve essere inverso.
4. CONOSCENZE: sono quelle linguistiche e tecniche/informatiche. Sarà necessario fare un’autovalutazione del livello di conoscenza linguistica in termini di comprensione, scrittura, conversazione; inserite inoltre certificazioni o corsi/viaggi studio. Nelle conoscenze tecniche e informatiche indicate il grado di conoscenza di pacchetti software, programmi gestionali e/o database, l’utilizzo di apparecchiature da laboratorio, procedure, etc.
5. PROFILO PERSONALE: ossia la descrizione di sé, dei propri valori, utilizzando le qualità che meglio descrivono il nostro carattere. In quali capacità (dettagliate) si traducono tali qualità e grazie a quali esperienze le abbiamo acquisite.
C’è un problema: nei CV tutti sanno lavorare in team, tutti sono socievoli, tutti hanno ottime doti comunicative e spiccata capacità di leadership. Perciò “sono bravo a lavorare in gruppo” non dice niente. Un trucco per distinguersi è porsi alcune domande quali: “Come mi relaziono in gruppo? Cos’ho imparato? In cosa sono stato apprezzato dagli altri?” Possibile risposta:“avevo paura a parlare in pubblico ora riesco a controllare le emozioni, riesco a lavorare sotto stress, a trasformare la tensione in energia. Posso migliorare la capacità di mediazione tra diversi punti di vista”.
Il consiglio di Walter Merani per stendere questa sezione è di chiedere a famigliari e amici come ci descriverebbero, in positivo e in negativo.
6. ULTERIORI INFO: vanno inserite in questa sezione i gli interessi e gli hobby, le informazioni circa le disponibilità (forme contrattuali, mobilità territoriale, disponibilità di tempo) e cosa si sta ricercando.
Vanno inserite sempre in calce al cv l’autorizzazione ai sensi del D.Lgs. 196/03, la data e la firma.
Il convegno si è concluso con alcuni consigli pratici: il primo consiglio, che va direttamente alle persone troppo appariscenti, è di essere consapevoli che la foto ha uno scopo puramente identificativo e che eccessivi abbellimenti o vistosi ornamenti vanno evitati. Inoltre bisogna ricordarsi di trasformare il documento in pdf e di nominare il file con la dicitura cv_nome_cognome_tipo_laurea.pdf.
Quando si manda un CV, ad esso non vanno allegati altri documenti tipo carta d’identità, codice fiscale, ecc. se non specificatamente richiesto. L’unico documento da inviare sempre insieme al cv è la lettera di motivazione, che deve rispondere alla domanda: perché l’azienda dovrebbe scegliere proprio te? Sarà necessario essere diretti, parlare dei punti di forza, delle motivazioni e obiettivi; anche in questo caso bisogna utilizzare il grassetto. Mezza pagina o poco più sarà sufficiente.
Ora tocca a voi. Buon curriculum, Marketers.