Martedì 15 aprile si è tenuto un workshop sul public speaking organizzato da Marketers Club. Sebastiano Zanolli, Cafoscarino esperto di marketing e sviluppo del potenziale (personale), figura importante nel settore dell’abbigliamento, ci ha concesso alcune delle sue perle.
Per uno studente prossimo alla laurea in economia e appassionato di psicologia motivazionale, il corso ha racchiuso un po’ tutto quanto fosse desiderabile sentirsi dire, a partire dal fatto che il tasso di successo (in generale) tra noi Marketers sarà sicuramente molto più alto della media (questo è poco, ma sicuro).
Rimanendo in linea con i ragionamenti di Michele Boldrin della settimana precedente, abbiamo iniziato subito col definire le regole del gioco: il libero mercato. Come la storia ha dimostrato, il sistema capitalistico è l’unico funzionante tra quelli finora visti, mentre un sistema collettivista è accettabile solo in una società composta da pochissimi individui.
È bene tenere presente che il sistema capitalistico è basato sullo scambio, per cui si può migliorare la propria posizione da un punto di vista economico solo migliorando quella degli altri (ammesso di non rubare, che è indipendente dalle regole del gioco). Questo è ben diverso dalla legge del più forte che alcuni, per ignoranza, sono convinti di vedere nell’attuale sistema sociale, ma non esclude la possibilità di comportamenti opportunistici (come vendere prodotti “magici”). Chiaramente diventa fondamentale, in questo tipo di sistema, il saper vendere bene ciò che si fa: è un gioco a somma zero.
Dopo la paura di morire, quella del buio e quella di cadere nel vuoto, secondo alcuni studi sembra che la paura di parlare in pubblico sia la quarta che maggiormente colpisce la popolazione ed è proprio su questa che si è concentrato il mio speech pomeridiano, previsto dal lab dopo le ore di teoria mattutine.
Sicuramente molti non hanno idea di cosa provo quando mi trovo su un palco a presentare eventi con 200 persone di fronte e ospiti importanti affianco, ma posso solo dire che, se ci riesco io, ce la può fare chiunque. Sono sufficienti alcuni importanti accorgimenti: bisogna coinvolgere il pubblico, trascinarlo, prendersi il diritto di parlare. A tal fine è necessario conoscere molto bene la materia che si andrà a trattare e l’audience che si ha di fronte, soprattutto se si vuole improvvisare. Bisogna innescare un clima di fiducia tra il pubblico, fargli capire che si può portare loro valore e osservare attentamente i loro feedback.
Per far passare il proprio messaggio è bene tenere a mente che vengono ricordate meglio l’introduzione e la conclusione, per cui si può narrare una storia seguendo lo schema: ti anticipo di cosa parlerò, ti parlo, ti riassumo di cosa ti ho parlato.
La comunicazione non verbale, inoltre, ha un’importanza fondamentale. In generale tutti gli elementi della comunicazione devono essere congruenti.
Tenendo a mente queste semplici regole, l’unica cosa che resta da fare è provare!
Jacopo Deola