Perché il successo dipende dall’Intelligenza Emotiva

Foto di gruppo

Ascolto, percezione, adattamento sono parole che racchiudono il complesso mondo delle Competenze Emotive, tematica al centro del secondo appuntamento di Marketers Academy, tenutosi sabato 16 maggio in compagnia del docente Giovanni Paxia.
Vi chiederete perché dedicare un corso a questa tematica? Semplice, il successo di persone e imprese non è determinato dal punteggio matematico del quoziente intellettivo, bensì da “fattori soft” legati alla comprensione della sfera emozionale propria e di coloro con cui quotidianamente instauriamo relazioni.

L’intelligenza emotiva è un aspetto dell’intelligenza
legato alla capacità di riconoscere, utilizzare,
comprendere e gestire in modo consapevole le proprie
ed altrui emozioni.
Giuseppe Paxia

Non trattandosi di concetti trascendentali, vogliamo lasciare su questa carta digitale gli aspetti basilari delle competenze emotive che se ben comprese, interpretate rispetto alle organizzazioni di appartenenza e opportunamente valorizzate, determinano la buona riuscita del proprio progetto personale e/o imprenditoriale.

Competenze
Non confondiamo il piano delle competenze con quello delle conoscenze e delle abilità. Infatti, la competenza riguarda la capacità di problem solving, ovvero di leggere il contesto e trovare la soluzione adeguata impiegando le giuste conoscenze tecnico-professionali e abilità. La competenza a “far bene una cosa” è permessa dall’esperienza, cioè dall’allenamento continuo per apprendere e migliorare, e dalla motivazione che, soprattutto nell’adulto, rappresenta l’incentivo a mettersi in gioco.

Emozioni
Non siamo automi: ogni situazione che viviamo chiama in causa la nostra soggettività che reagisce diversamente a seconda dell’interpretazione data agli eventi esterni.
Di conseguenza, diventare consapevoli dei propri stati interiori e dei relativi effetti, permette di diventare padroni delle proprie capacità e dei propri limiti con la conseguente abilità di fronteggiare le situazioni sia positive che negative attraverso la messa in atto dei comportamenti adeguati al contesto.

Comunicazione
Non si può non comunicare. Comunichiamo sempre se non con le parole, con il tono di voce, i gesti, la postura, la distanza interpersonale e con gli oggetti. Ancora una volta, nella comunicazione interviene la nostra soggettività che interpreta e dà senso ai messaggi esterni affidandosi ai propri schemi mentali. Essere consapevoli che la comunicazione è un processo imperfetto, è fondamentale per creare un dialogo contestualizzato e orientato sulla base dei feedback lanciati degli interlocutori al fine di veicolare messaggi congrui e privi di fraintendimenti.

Ascolto
Ascoltare per comunicare in maniera adeguata ed efficace. L’ascolto attivo permette di comprendere non solo il contenuto della conversazione, ma anche gli stati emotivi propri e del nostro interlocutore. La comprensione emozionale, altrimenti detta empatia, è la chiave della comunicazione di successo proprio perché contestualizzata, con risultati positivi per sé e per il proprio interlocutore/pubblico che si sente compreso.

Ancora una volta la persona è al centro di tutti i meccanismi che regolano il buon funzionamento di ogni organizzazione. Diventare consapevoli di sé e degli altri permette di instaurare comunicazioni adeguate che consentono sia di generare relazioni di valori che di gestire i conflitti in maniera adeguata. Benvenuti nel mondo della competenze emotive!

Non dimenticatevi del prossimo appuntamento con Marketers Academy. Il 20 giugno la dott.ssa Cristina Rota ci metterà attivamente alla prova con il TIME MANAGEMENT. Dettagli e iscrizioni disponibili alla scheda del corso.