Portare la multimedialità in ogni aspetto della vita quotidiana
La realtà aumentata consiste nell’arricchimento della percezione sensoriale umana attraverso la sovrapposizione di contenuti digitali (file audio, filmati, animazioni 3D) agli oggetti del mondo reale. Si tratta di informazioni che sarebbe impossibile percepire attraverso i cinque sensi e che vengono aggiunte a ciò che l’utente vede intorno a sé, che non viene oscurato ma completato, dando luogo ad un’esperienza immersiva ed unica.
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Questo tipo di tecnologia, nonostante sia diventato noto solo recentemente, ha origini lontane e rappresenta un’evoluzione della realtà virtuale, nome creato negli anni ‘80 dall’informatico e scrittore americano Jarome Lanier dopo il lavoro su un prototipo chiamato head-mounted-display, ovvero un casco con un display all’interno che permette di vedere un ambiente tridimensionale virtuale creato al computer. Questo dispositivo è stato poi migliorato e reso trasparente, per il lavoro della compagnia aerospaziale Boeing, consentendo la proiezione delle informazioni direttamente nel campo visivo.
Tom Caudell, ricercatore che insieme al suo collega David Mizell creò questo modello, coniò quindi nel 1990 l’espressione “realtà aumentata”. I due termini tendono ad essere confusi e considerati come sinonimi, ma vi è una grande differenza: la realtà virtuale è nata come creazione di un “mondo” fittizio, parallelo, in cui si immerge l’utente, mentre quando si parla di realtà aumentata si fa riferimento ad una integrazione tra immagini reali e oggetti virtuali.
Esempi ed applicazioni
Gli sviluppatori di app hanno colto il potenziale di questo sistema dando vita a diverse applicazioni che completano e arricchiscono la percezione del soggetto che usa un dispositivo mobile. Viene offerta per esempio la possibilità di ottenere un’immagine in 3D semplicemente puntando l’obiettivo della fotocamera su una superficie piana, oppure di ottenere informazioni su un edificio inquadrandolo. Nel settore arredamento, è sempre più diffusa la possibilità di proiettare i prodotti delle aziende direttamente nella propria casa, rendendo sempre più realistica la loro collocazione all’interno delle stanze, che può essere visualizzata su smartphone e tablet.
Un esempio è quello fornito da Ikea, che ha introdotto nel 2014 un’applicazione che integra il catalogo cartaceo e grazie alla quale è possibile selezionare il mobile o l’oggetto da provare, fare una scansione del codice riportato, vederlo comparire sul display del proprio telefono e, posizionando l’obiettivo della fotocamera, ottenere come sfondo la parte di stanza inquadrata nello schermo. La cosa interessante è che il programma non solo riesce a collocare il complemento d’arredo nella posizione desiderata, ma tiene conto delle misure, mantenendo le proporzioni e rendendo l’immagine realistica. Sono poi previsti contenuti extra come video, ambientazioni tridimensionali e storie dei prodotti.
Un’altra importante applicazione di queste scoperte è osservabile nel settore automobilistico. Dal Giappone soprattutto sono state nate numerose idee, come ad esempio la proiezione sul parabrezza di informazioni come il meteo, le indicazioni stradali, le segnalazioni di eventuali pericoli o le chiamate ricevute, senza dubbio con conseguente diminuzione del rischio di distrazioni durante la guida. Anche nel settore moda e accessori viene utilizzata la realtà aumentata soprattutto a supporto dell’e-commerce, cercando di risolvere, in parte, il problema dell’impossibilità di provare il prodotto in negozio: numerosi sono i casi di brand che, attraverso il supporto di un’applicazione, consentono per esempio di effettuare la scansione di una propria foto e di sovrapporvi il capo desiderato, in modo da simulare l’effetto “indossato”.
Ray-Ban qualche anno fa ha introdotto il “Virtual Mirror”, grazie al quale, scaricando un programma, inquadrando il volto e selezionando il paio di occhiali desiderato, veniva offerta la possibilità di vedere come stavano sul proprio viso. Non mancano poi esempi di utilizzo della realtà aumentata anche nei punti vendita, per esempio consentendo ai passanti di provare come veste un orologio sul proprio polso direttamente grazie ad una proiezione dalla vetrina, senza dover nemmeno entrare nel negozio.
Altro settore d’impiego di questa tecnologia è quello turistico: utilizzando smartphone e tablet, sfruttando la localizzazione GPS, è possibile visualizzare informazioni nell’inquadratura della fotocamera del device, oppure ottenere la rappresentazione tridimensionale di un reperto archeologico, oppure mappe interattive che consentono di visitare gli spazi espositivi in modo personalizzato.
Sviluppi futuri
Il mercato della realtà aumentata è destinato a crescere ancora: secondo l’Augmented/Virtual Reality Report 2015¹, stilato da Digi-Capital, nel 2020 gli investimenti da parte delle grandi aziende nei software che supportano la realtà aumentata raggiungeranno un volume d’affari di 150 milioni di dollari. Per il futuro sono numerosi gli impieghi possibili previsti nell’ambito lavorativo e nella vita quotidiana: il personale di un ospedale potrebbe consultare le cartelle cliniche senza interrompere il proprio lavoro.
I pompieri saranno facilitati nella ricerca della zona precisa dell’incendio prima di arrivare sul posto e allo stesso tempo a trovare la via d’uscita più vicina. In ufficio sarà possibile eliminare l’uso della tastiera, proiettando i tasti virtuali direttamente sulla scrivania. Nell’ambito sportivo invece, potrebbe essere interessante per esempio poter vedere numeri e statistiche attraverso la realtà aumentata durante una partita dal vivo. Il più innovativo esempio di applicazione della realtà aumentata è rappresentato dai Google Glass: si tratta di un paio di occhiali che consentono di visualizzare informazioni nel campo visivo dell’utente grazie ad uno schermo collocato sopra gli occhi. In questo modo è possibile leggere siti Web, consultare Google Maps, controllare i social network, catturare foto e video per condividerle.
Si tratta quindi di una tecnologia che presenta un grosso potenziale, capace di arricchire il campo visivo dell’utente permettendo la fruizione di contenuti e notizie sempre più personalizzati ed evoluti e facilitando il lavoro di professionisti.
¹ Fonte: http://www.digi-capital.com/news/2015/04/augmentedvirtual-reality-to-hit-150-billion-disrupting-mobile-by-2020/#.VYqSGvntmko