La prima idea è quella che conta? Come capire se è la persona giusta al colloquio di selezione

Ho avuto l’occasione di partecipare a un incontro sul tema della selezione del personale durante i colloqui organizzati da Confindustria nella sede di Venezia e, data l’importanza del tema per i ragazzi che si affacciano sul lavoro, non ci ho pensato due volte e mi sono iscritto. La serata ha fatto parte di un ciclo di conferenze su diversi temi legati al mondo dell’azienda e del lavoro chiamato “ThankGodIt’sFriday” offerto dalla società Sive Formazione, che ha messo a disposizione alcuni esperti e psicologi per esporre le principali problematiche relative alle tematiche trattate.

Gli incontri si sono svolti nell’arco di due ore circa e pertanto non vi è stata la possibilità di andare molto in profondità nei concetti esposti, ma sono riuscito comunque ad avere un’infarinatura generale su qualcosa che non conoscevo molto bene ed ho potuto captare alcuni punti salienti che sicuramente possono risultare molto utili.

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L’incontro dello scorso 28 Marzo era principalmente rivolto a chi effettua i colloqui per conto di un’azienda, con lo scopo di assumere una risorsa e non tanto per coloro che si candidano ad una posizione. Tuttavia, capire come si organizzano i selezionatori “dall’altra parte” può sicuramente essere vantaggioso per noi giovani che prendiamo i primi contatti con il mondo del lavoro.

Durante la serata sono stati trattati temi più o meno interessanti, e la mia attenzione si è focalizzata su 3 principali punti che riporto di seguito e che a mio avviso possono essere davvero utili per tutti coloro che si apprestano a svolgere un colloquio di lavoro per una posizione ambita:

1) Le distorsioni

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 I soggetti che vi intervistano sono persone normali e in quanto tali sono soggette a distorsioni che influiscono sull’andamento e sulla percezione del colloquio e del candidato. Durante il colloquio svolgono un processo cognitivo che si configura in questo modo:

OSSERVAZIONE -> LETTURA -> INTERPRETAZIONE DELLA REALTA’

Durante questo processo, alcuni fattori influenzano necessariamente il giudizio che il selezionatore si crea sulla risorsa. La loro influenza è tanto più forte quanto più inesperto è il selezionatore (pertanto, anche l’head-hunter più esperto del mondo subirà l’influenza delle distorsioni, solamente saprà come gestirle e limitarne al minimo gli effetti).

Per capire come prepararvi al meglio a controbilanciare tali distorsioni a vostro favore, vi segnalo quelle che sono le prime 3 per importanza:

  • Abbigliamento: quando si va ad un colloquio l’abbigliamento è molto importante poiché è la prima cosa che oggettivamente viene notata. Scegliere l’abito giusto non è facile e dipende molto dal contesto, ma vi consiglio di non seguire il detto “l’abito non fa il monaco” perché un selezionatore ha poco tempo e soprattutto poche informazioni per decidere se assumervi o no. L’abbigliamento è una di queste informazioni.
  •  Linguaggio verbale: durante tutto il colloquio è necessario utilizzare un linguaggio idoneo al contesto. Il selezionatore è notevolmente influenzato da come il candidato parla e si esprime. Questo sia quando si descrivono le nostre esperienze e competenze, sia quando si parla della propria vita e dei sogni. Mantenere sempre un linguaggio adeguato è fondamentale, dimostrando di avere un buon vocabolario, saper usar correttamente il lessico e di essere educati.
  • Linguaggio fisico/movimenti: insieme al linguaggio verbale, anche il linguaggio fisico è molto importante. È consigliabile prima del colloquio pensare a come ci si muove quando si parla con le altre persone e capire se c’è qualcosa di migliorabile (ad esempio se si gesticola troppo o al contrario se si è troppo rigidi). Il linguaggio (verbale e fisico), infatti, rispecchia il modo con il quale ci si pone di fronte alle varie situazioni, e i selezionatori sono molto bravi a cogliere ogni minima sfumatura di questo aspetto. Quindi, bisogna stare concentrati per tutto il colloquio e mai rilassarsi e lasciarsi andare pensando di avercela già fatta.

2) I dieci errori del selezionatore

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Come ho già detto, i selezionatori sono umani e ovviamente compiono degli errori. Di seguito indico i 10 errori che normalmente tutti compiono nel giudizio di un candidato durante il colloquio. Conoscendoli, potrete sfruttarli a vostro vantaggio:

  • Effetto primacy: la prima impressione che il selezionatore si fa sul soggetto spesso determina l’andamento dell’intero colloquio e il risultato finale;
  • Effetto recency: in molte occasioni il selezionatore dà più rilevanza alle ultime informazioni che vengono fuori durante il colloquio;
  • Effetto alone: avviene quando il selezionatore estende una caratteristica positiva o negativa a tutto il giudizio complessivo (ad es. è stato provato con delle ricerche specifiche che inconsciamente si tende ad associare la bellezza alla bontà).
  • Effetto indulgenza/severità: tendenza a valutare in modo eccessivamente positivo o negativo il candidato;
  • Effetto tendenza centrale: tendenza ad attribuire solo i valori medi della scala di valutazione, abbassando il giudizio complessivo;
  • Pregiudizi: il selezionatore ha necessariamente dei pregiudizi che lo conducono a porre le domande in una forma che porti a rispondere come desidera lui;
  • Stereotipi: sono pregiudizi di gruppo derivanti dalla cultura o dal luogo di provenienza (ad es. pensare che un candidato del nord Italia sia “migliore” di uno del sud);
  • Equazione personale: il selezionatore in molti casi valuta i candidati come valuta se stesso, poiché inconsciamente fa dei collegamenti del tipo “se è come me, allora va bene per l’azienda” oppure “se ha fatto le mie stesse esperienze/ha frequentato la mia stessa università ecc., allora è sicuramente adeguato”;
  • Effetto Barnum: avviene quando il selezionatore viene a conoscenza di un evento inconsueto che riguarda il candidato e questo va a influenzare l’andamento del colloquio;
  • Effetto di contrasto: molto spesso il selezionatore tende a sovrastimare qualità positive dopo una lunga serie di qualità negative, e viceversa. Allo stesso modo può sovrastimare un candidato normale dopo una serie di candidati pessimi, e viceversa.

Questi sono i principali errori che commettono le persone che dirigono i colloqui. Pertanto, anche i selezionatori più esperti e bravi non riusciranno mai ad eliminare completamente questi errori, ma potranno semmai diminuirne gli effetti senza farsi influenzare troppo da questi aspetti. Tuttavia, non tutti coloro che vi faranno un colloquio saranno dei mostri nel campo, tanto che alcuni di questi errori si possono sfruttare a proprio vantaggio, cercando di influenzare positivamente il selezionatore e indirizzare il colloquio verso il risultato desiderato.

3) Il bilancio delle competenze

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Infine, prima di andare a fare un colloquio dovete capire al meglio chi siete voi come persone e soprattutto come professionisti. I selezionatori, infatti, vi faranno domande precise per osservare fino a che punto conoscete voi stessi e apprezzeranno di più i candidati che sanno chi sono e cosa vogliono. Pertanto un consiglio prezioso è quello di elaborare quello che viene chiamato “bilancio delle competenze”.

In sostanza, si tratta di elaborare un breve documento nel quale scrivete quali sono le vostre capacità, le vostre conoscenze e i vostri comportamenti. Potete dividere il documento in queste tre sezioni e analizzarle il più dettagliatamente possibile. Ovviamente non ha senso mentire a se stessi perché non servirebbe a nulla e nella maggior parte delle volte i selezionatori se ne accorgerebbero. Può, invece, risultare utile per capire esattamente come porvi durante il colloquio e come rispondere prontamente alle classiche domande quali ad esempio “dove ti vedi tra 5 anni?”, “qual è il tuo sogno nel cassetto?” o “dimmi tre tuoi punti di forza e tre di debolezza”. Mettere nero su bianco quello che si sa (conoscenze), quello che si sa fare (competenze) e quello che si è (comportamenti) ci aiuta a delineare la nostra persona e ad essere più sicuri di noi, cosa fondamentale in un colloquio.

Potete trovare un modello di bilancio delle competenze molto semplice copiando e incollando nel browser il seguente link.

A questo link invece trovate una guida un po’ più dettagliata che viene anche usata dai selezionatori per prepararsi ai colloqui.

Buona fortuna con i prossimi colloqui!

Ludovico Busetto