Coffee Brand: Michael Kors, fare del lusso una necessità

“Portare degli occhiali non cambia il modo in cui vedete il mondo, ma il modo in cui il mondo vede voi –MK”

michael kors lusso caso studioMichael Kors è un designer di abbigliamento ed accessori di lusso maschili e femminili, che punta su una personale unione fra eleganza e stile sportivo.
La sua idea di business consiste nel mantenere in parallelo una linea di alta moda e una piú casual ispirata alla prima, di fascia medio/alta.
Kors e collaboratori prendono un capo dalle sue sfilate, ad esempio un pantalone bianco interamente fatto a mano,(valore stimato 12.000$) e ne producono un modello simile mantenendo un livello di qualità elevato, per la modica cifra di 160$.

Non sarà la modica cifra che si legge girando un cartellino di Zara, ma considerando che il target del pantalone in passerella era composto soltanto da una trentina di clienti in tutto mondo, il secondo è destinato ad una distribuzione decisamente più ampia.

Vestono Michael Kors Michelle Obama nella prima foto ufficiale alla Casa Bianca, Natalie Portman sul red carpet, e citando Kors, “la ragazza che compra un solo meraviglioso maglione, con cui si sentirà veramente bene, piuttosto che tre mediocri”.

michael kors lusso caso studioIl ragionamento alla base della strategia dell’azienda è che se gli andamenti economici sono altalenanti, lo stesso non vale per il gusto del pubblico.
L’intento è quello di far percepire l’acquisto di un capo come un investimento sulla qualità e sulla possibilità di riutilizzarlo a lungo. Ecco perché le creazioni di Kors sono disegnate per essere quanto più abbinabili e versatili possibile, eliminando il bisogno di spendere cifre equivalenti in un maggior numero di vestiti, di minor valore.
Non si tratta di riempire solo i guardaroba dei consumatori che possano permetterselo, bensì di fare in modo che più persone abbiano almeno un articolo Michael Kors fra tutti gli altri, del quale vadano fiere e si ritengano soddisfatte per lungo tempo.

Il brand diffonde quindi un suo ideale di “eleganza accessibile” e lo fa attraverso più di 400 negozi sparsi in 89 paesi, tra cui India e Brasile.
Per notorietà e per coerenza nello stile e nei profitti, si trova ormai al pari dei grandi nomi dello stile americani quali Calvin Klein, Tommy Hilfiger e Ralph Lauren.

Kors, con la sua linea omonima e la più recente e casual “MICHAEL by Michael Kors”, è entrato nel mercato azionario nel 2011, triplicando ad oggi il valore iniziale dei suoi titoli.
Al momento della stesura di questo articolo un’azione KORS vale 73.27 $, con una previsione di crescita del 21,37%, per un valore totale di 1,983 milioni di dollari.

michael kors lusso caso studioA sigillarne il successo troviamo un utilizzo intelligente dei social network.
Il designer è personalmente attivo su Facebook, Pinterest, Instagram e Twitter, dal quale diffonde quasi quotidianamente norme di stile e consigli sulle ultime tendenze.

I numeri di retweet e stelline si sono alzati in concomitanza della settimana della moda ed un discreto successo ha avuto anche il concorso “Share your Selma”: accedendo dalla pagina Facebook ufficiale, e postando su Instagram una foto dell’ormai iconica borsa con l’hashtag #JetSetSelma, veniva data la possibilità di vincerne una nuova a settimana.
La scelta di usare concorsi come parte della strategia di marketing risulta vincente, in questo caso come in molti altri: aumenta il numero di fan della pagina, è fonte di informazioni utili per la definizione del target e soprattutto è il cliente a fare marketing per il brand.

In Michael Kors il mondo vede la possibilità di permettersi una qualità elevata rinunciando ad una quantità che si rivela superflua.
Vede un’eleganza finalmente raggiungibile, una nuova firma storica della moda, un business da quasi due miliardi di dollari.

Gioia Bernardi